“RFI ha un programma di investimento importante per la Sicilia Orientale, in particolare stiamo già per concludere la conferenza dei servizi per il progetto di completamento del raddoppio delle linea ferroviaria Catania-Messina. Il progetto più importante in sviluppo non solo in Sicilia ma in tutto il Meridione, che vale due miliardi e trecento milioni di euro”.
A dirlo Salvatore Leocata, della Direzione Investimenti Area Sud di Rete Ferroviaria Italiana, oggi nella sede della Città metropolitana di Messina, a margine del convegno organizzato dalla Cgil di Messina su “Infrastrutture fisiche e immateriali per ridisegnare lo sviluppo della Sicilia”.
“Speriamo di concludere l’approvazione del progetto – prosegue Leocata – entro Gennaio, e avviare gli affidamenti entro il primo semestre dell’anno prossimo e nel 2021 i cantieri. È un intervento che ha valenza trasportistica perché sostituirà la linea storica, avremmo il doppio binario, traffici veloci anche di tipo merci e si potrà accedere alle aree economiche di Messina e Catania in tempi rapidi”.
Con l’intervento si otterrà una variazione della velocità massima di tracciato da 160 a 200 km/h, che consentirà una diminuzione dei tempi di percorrenza di circa 25 minuti; inoltre, la realizzazione del raddoppio consentirà l’aumento della capacità potenziale della linea, da ottanta a duecento treni al giorno.
Il raddoppio in variante della tratta Giampilieri-Fiumefreddo è di circa 42 Km e si sviluppa, a monte della linea storica, per l’85% in galleria; il progetto prevede anche la realizzazione di due nuove stazioni: Fiumefreddo e Sant’Alessio Siculo-Santa Teresa Riva e di quattro nuove fermate (Alcantara, Taormina, Nizza-Alì Terme, Itala-Scaletta).
La nuova fermata di Taormina sarà realizzata sotto il piazzale della Madonnina, in un tratto poi collegato direttamente con il parcheggio Lumbi tramite veloci ascensori.
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